Il cittadino: perché vogliamo porre la persona al centro
Riteniamo importante lavorare per creare condizioni di benessere per tutte le fasce di età. I punti su cui ci impegneremo sono:
- Contrastare le azioni illegali e potenziare il controllo del territorio anche tramite il ricorso a tecnologie intelligenti.
- Aumentare la sicurezza incoraggiando la diffusione del controllo del vicinato;
- Cooperare con le Istituzioni Scolastiche del Comune e il Comitato Genitori per migliorare la qualità della scuola.
- Dialogare con i cittadini in situazione di difficoltà o a rischio fragilità per concordare percorsi di sostegno e di reinserimento in sinergia con le associazioni di volontariato sociale del territorio e la Parrocchia.
- Rafforzare gli interventi affinché i cittadini diversamente abili di ogni età possano vivere in sintonia con le loro potenzialità (scuola, trasporti, barriere architettoniche, inserimento lavorativo...).
- Potenziare i punti di aggregazione per i giovani dialogando con le associazioni, sportive, culturali e musicali e con l'Oratorio.
- Ridefinire il ruolo della biblioteca come motore culturale del paese e proporre occasioni di collaborazione con l'associazione Unitre di Saronno.
- Promuovere il dialogo fra le associazioni sportive e sostenere i loro progetti con un piano di manutenzione - adeguamento delle infrastrutture sportive pubbliche
Siamo convinti che il cittadino sia il cuore della comunità: se vogliamo creare o ricreare il senso di appartenenza alla comunità gerenzanese, non possiamo accettare che alcune categorie di persone siano escluse. Tutti possono attraversare momenti di fragilità: quando si accudiscono bambini piccoli, anziani o malati; quando ci si inserisce per la prima volta nel mondo del lavoro o lo si perde; quando ci si ammala o non si trova casa.
Vi proponiamo di passare dalla logica dell'assistenzialismo a quella dell'inclusione e vogliamo porci in ascolto dei suggerimenti di tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti. Pensiamo a chi si trova in condizioni di disagio sociale come i migranti ma anche a tutti gli operatori impegnati su questi fronti. Noi vorremmo non parlare più di “beneficiari” ma di protagonisti.
La partecipazione degli interessati alle scelte che li riguardano può essere un mezzo e il fine dell’azione sociale. Pensiamo che i cittadini siano il vero motore del cambiamento, per questo vanno creati spazi per l'incontro e la condivisione e promosse occasioni per la crescita sociale e culturale di tutti dando voce ai fermenti di rinnovamento che possono dare un'anima alla nostra città.
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